Quante volte ci sentiamo in trappola, impotenti e inermi, senza tuttavia essere reclusi o avere una
pistola puntata alla tempia, nell’atteggiamento mentale tipico di chi cerca ma non riesce a trovare un’alternativa di scelta e di libertà alla sua situazione? Che si tratti di un banale contrattempo, come un ingorgo nel traffico, lo smarrimento di un bagaglio o addirittura il maltempo, o di qualcosa di più importante, come la critica di un collega, un litigio o la perdita del lavoro, ci lasceremo catturare e non sarà facile risolvere il problema in modo costruttivo. Senza rendercene conto, permettiamo che un evento esterno prenda il controllo delle nostre vite, facendoci diventare metaforicamente prigionieri di situazioni, persone o addirittura… delle nostre stesse convinzioni o emozioni!
Quando le persone reagiscono in questo modo, che definirei con una mentalità da prigioniero, credono di non avere altre opzioni se non quella di cambiare la situazione esterna: lasciare il proprio lavoro, trasferirsi in una nuova casa o città, lasciare il partner, o addirittura abbandonare tutto. Questo atteggiamento orientato alla fuga è collegato al funzionamento del nostro cervello, programmato per individuare il pericolo, evitarci il dolore e assicurarci la sopravvivenza.
E’ indispensabile invece ricordare che possiamo sempre scegliere come pensare, sentire e agire: a seconda della nostra condizione mentale, il mondo può apparire molto diverso. Imparare a non essere prigionieri di noi stessi o di altri ci consente di controllare le nostre vite senza necessariamente cambiare le circostanze esterne. Per cambiare davvero le cose dobbiamo guardare dentro noi stessi e scegliere di vivere tutti i nostri rapporti in una condizione di libertà. L’incapacità di controllare il proprio atteggiamento, infatti, rende impotenti le persone: trovare la forza di scegliere come reagire agli eventi è possibile anche per chiunque si senta “in gabbia”! Dobbiamo innanzitutto sapere quello che vogliamo e conservare una mentalità per cui “tutto è possibile”.
Tutti quelli che raggiungono grandi risultati in qualunque campo hanno un segreto: usano l’occhio della mente per concentrarsi sull’obiettivo, mettendo in luce soprattutto i vantaggi e non i sacrifici per raggiungerlo. Questo orientamento positivo determina la loro condizione mentale e, di conseguenza, il risultato che conseguono, filtra la realtà e plasma la loro visione del mondo. E’ un sistema sia di attenzione selettiva, sia d’interpretazione, ed è uno dei più efficaci meccanismi del nostro cervello.
Se per molte persone il futuro è essenzialmente un ricordo del passato, poiché ripetono schemi comportamentali già appresi e sperimentati, tuttavia nessuno deve per forza rimanere prigioniero di esperienze negative trascorse. E anche nelle situazioni più difficili possiamo trovare il modo di scoprire la bellezza di vivere, di poter comunque scegliere confrontandoci con animo sereno e libero con quanto incontriamo lungo la strada.