La Bocca: simboli e comunicazione
La bocca
che prima mise
alle mie labbra il rosa dell’aurora, ancora
in bei pensieri ne sconto il profumo. O bocca fanciullesca, bocca cara, che dicevi parole ardite ed eri
così dolce a baciare.
(U. Saba, “Ultime cose”, 1935-1943)
La bocca e la sacralità del corpo
L’intento di questo lavoro è quello di presentare a tutti i miei pazienti i principali aspetti simbolici della bocca, uno degli organi del nostro corpo più ricco di risonanze emotive e psicologiche, che le conferiscono valenza e dignità, spesso non adeguatamente riconosciute, nel contesto della psicosomatica del nostro organismo.
Il corpo oggi ha perso molto della sua sacralità, come se l’uomo moderno non riuscisse più a cogliervi, come invece si faceva nel mondo antico, i riflessi degli archetipi divini. Il modello psicosomatico cui faccio riferimento rappresenta un approccio conoscitivo inteso a riscoprire invece il corpo nella sua dimensione animica, sacrale, analogica: accanto al linguaggio logico e discorsivo della coscienza, infatti, esiste il linguaggio non verbale del corpo, più diretto e immediato, spontaneo, attraverso cui si esprime il nostro inconscio. Esso utilizza modalità comunicative di elevato valore simbolico, cui è sotteso, come ci insegna Jung, tutto il mondo archetipico, che attinge all’immaginario collettivo ed individuale.
La dimensione simbolica della bocca
Seguendo questo criterio d’indagine, mi sono mosso alla scoperta della dimensione simbolica della bocca, che assolve la funzione di mediazione tra noi e il mondo esterno.
Luogo di incontro tra la materia, il cibo, e lo spirito, aria e parole, attraverso la bocca il corpo riceve il nutrimento per la sua sussistenza; ma la bocca è anche la più alta manifestazione del Logos, del sentimento e della cultura, nonché sede della prima identità dell’uomo. Affacciarsi alla dimensione bocca significa anche calarsi nel mondo del piacere legato sia ai sapori della materia, sia a quelli delle relazioni e della sensualità, per allargarsi alla sfera della sessualità.
I denti, simboli della determinazione e del maschile, emblema di forza e di affermazione personale, sono uno strumento di presa di possesso, discriminano tra ciò che vogliamo accogliere o respingere, sono allo stesso tempo barriera difensiva e potenziale strumento di offesa, segnano le tappe della nostra vita, esprimono la nostra identità più intima e ancestrale. La lingua, organo della parola e creatrice del verbo, rappresenta anche lo strumento di conoscenza di ciò con cui il nostro organismo entra in contatto attraverso la bocca: il gusto, infatti, ci dice subito ciò che ci piace o non ci piace. La saliva partecipa alla digestione dei cibi e ammorbidisce l’incontro con il mondo esterno, può guarire o corrompe- re, può unire nel bacio, ma anche allontanare e insultare con violenza, come quando si trasforma in sputo.
La bocca e l’oralità
La variegata simbologia di tutti gli elementi che costituiscono il cavo orale trova la sua sintesi nella dimensione dell’oralità come modalità di incorpora- zione del mondo, territorio della socia- lità tutto da esplorare e assaporare, attraverso la soddisfazione dei bisogni primari e di quelli voluttuari.
Porta d’ingresso verso l’interiorità, var- co iniziatico attraverso il quale il cibo e l’ossigeno dell’aria entrano in contatto con il nostro microcosmo per essere ac- colti, trasformati e quindi utilizzati, la cavità orale rappresenta lo spazio in cui si articola la parola, si consuma con il bacio lo scambio
amoroso, si manifesta immediatamente la gioia o il dolore, il gradimento o il disgusto, la seduzione o la repulsione, l’imbarazzo o il sentirsi a proprio agio;
costituisce, elettivamente nel neonato e in maniera significativa nell’adulto, lo strumento di esplorazione e di presa di possesso del mondo e di incontro con l’altro.
La bocca, il sorriso e la comunicazione
Il viso è la parte del corpo presentata apertamente al mondo ed è la prima che si esamina in un’altra persona soprattutto per la presenza degli occhi e della bocca: il tipo di volto che ci diamo, sorridente, luminoso, depresso, triste, arrabbiato o preoccupato, rivela infatti molto su ciò che siamo e su ciò che sentiamo. E il sorriso rappresenta un comportamento innato talmente evoluto da diventare una forma di comunicazione straordinaria e complessa: in fondo, lo mostriamo come un biglietto da visita, svolge un ruolo non marginale nei rapporti umani e nelle relazioni di lavoro, può essere caldo, disarmante, seducente e rivelare anch’esso molto della nostra personalità.
La bocca, quindi, svolge un ruolo di primo piano nella comunicazione interpersonale, sia verbale che corporea. Se, infatti, tramite le parole è possibile trasmettere contenuti del nostro pensiero, è attraverso il linguaggio non verbale della mimica facciale che il corpo riesce meglio ad esprimere le emozioni, i vissuti e gli stati d’animo.